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venerdì 21 aprile 2017

*Back on Blogger*


Miei cari lettori timidi e probabilmente immaginari, sono tornata.

In questo lunghissimo hiatus ho avuto un vero e proprio *blocco* dovuto da problemi personali e di salute non indifferenti. Mi dispiace deludere tutti quelli che pensano che la depressione sia produttiva per il proprio lavoro, anzi, beato a chi riesce a scrivere in quel vortice di buio cosmico durante questa malattia, ma per la mia creatività è stata una vera e propria killer - sebbene io stessa, sin da ragazzina, ero sempre stata affascinata da questi *scrittori maledetti*, avvolti da questa tenebrosa nebbia di mistero, e dalle loro forti parole, pregne di sofferenza: forse perché ero la prima a rivedermi in loro. 

Come dice il mio "mentore", la persona che più stimo ed apprezzo al mondo, ovvero il Maestro David Lynch nel suo celebre libro (cito "In acque profonde, Meditazione e Creatività"), la depressione è tutt'altro che un periodo produttivo, anzi, ti annulla, e la prima cosa a risentirne sono i tuoi lavori.

Non ho intenzione di dilungarmi ulteriormente, poiché i motivi sono fin troppo personali per poterne discutere su una piattaforma pubblica, volevo solo giustificare velocemente la mia lunghissima assenza, promettendo di tornare più in forma di prima.

Molti film, serie TV e libri sono usciti in questo periodo, e io mi sono tenuta al passo, per cui vi lascio con un elenco di recensioni che ho intenzione di scrivere e pubblicare quanto prima. 

  • No Offence - il pungente procedural drama tutto rosa, in quanto l'organo di polizia in questione nella frenetica Manchester è gestito da Donne con la D maiuscola, provviste di più palle sotto di qualsiasi uomo che abbia mai conosciuto *e scusate il francesismo*. 
  • Big Little Lies - Ci spostiamo negli USA, in particolare nella West Coast, nella bellissima città di Monterey. Anche qui protagoniste femminili (rappresentate da un cast con i fiocchi), ognuna dalla vita apparentemente perfetta, ma che nascondono piccoli e sporchi segreti sotto i loro bei vestiti, belle case e bellissimi figli - i primi che risentono della pressione delle rispettive madri.
  • The Fall - Torniamo nel vecchio continente e sul genere poliziesco. La bellissima Gillian Anderson è un detective a capo di una intricata e contorta indagine in questo thriller psicologico che lascia con il fiato sospeso fino alla fine. Non è solo la caccia all'assassino la trama di questa bellissima serie TV ambientata nella malfamata Belfast, ma anche il ruolo delle donne sia a livello lavorativo in un mondo maschilista e patriarcale che sul piano psicologico. 
  • Westworld - una bellissima serie TV thriller e science fiction, ambientata in un'era in cui tutto è possibile - anche farti vivere un'indimenticabile esperienza nel Far West.
  • And much more... 

Riabilitandomi, inoltre, ho rispolverato una vecchia passione, che però da adolescente usavo per cercare di sembrare una persona diversa, più serena, e apparentemente (per lo meno per avere il coraggio di guardarmi allo specchio senza completamente disprezzarmi) più bella: l'arte del make-up e della cura per il proprio corpo. Tutto è ripartito quando una delle mie più care amiche d'infanzia mi regalò per il mio compleanno un mascara di cui mi ero innamorata e il primo di una lunga serie di pennelli per il trucco dicendomi le seguenti parole: "Capisco che possa sembrare superficiale e quant'altro, ma anche queste cose fanno parte del prendersi cura di sé stessi e aiutano ad imparare a volersi bene man mano". Quelle poche e semplici parole mi segnarono, aiutandomi moltissimo, e piano piano ho iniziato a conoscere il mio corpo sempre meglio, capendo, di conseguenza, ciò che faceva o meno al caso mio, e acquistando sempre più fiducia in me stessa, oltre che amor proprio. 

Per cui, sono indecisa tra l'aprire un altro blog, che affilierei a questo ovviamente, interamente dedicato al make-up e al beauty, oppure tra l'aprire una semplice sezione aggiuntiva - anche se credo che quest'ultima opzione limiti l'idea nella mia mente, e chi mi legge da un po' avrà già capito quanto sia perfezionista. 

Voi, cosa preferireste, invece?
Lasciate un commento con i vostri suggerimenti - e lasciate un commento anche in merito alle serie elencate in questo post: le vostre impressioni, se le avete già viste o meno, consigli per quanto riguarda serie simili e via dicendo. La vostra opinione è importantissima per me, oltre che, come ho già ripetuto in passato, sono sempre aperta a nuove amicizie con persone dagli interessi simili e, perché no, anche da quelle con interessi opposti - per poter imparare e completare il nostro bagaglio culturale a vicenda. Vi invito anche a lasciare nel vostro commento il link del vostro blog, se ne avete uno, sarei ben lieta di ricambiare la visita e leggere il vostro materiale. 

Last but not least, vi invito a tenere d'occhio il mio Wattpad: presto tornerò a pubblicare altre storie, in quanto ho intenzione di finire vecchi progetti e sto già iniziando dei nuovi. Per chi non riuscisse a trovare il link, click here .

Miei cari lettori immaginari, vi saluto - mandandovi i miei più cari auguri per una vita più che serena (perché *felice* magari sarebbe pretendere troppo).


(c) Martisia aka Mars

(Tutte le immagini sono state prese da Pinterest)

sabato 25 giugno 2016

Utopia - The Network is watching

Buon afosissimo pomeriggio a tutti!

[Volevo cominciare il post di oggi con una piccola comunicazione di servizio: recentemente ho creato un account Google esclusivamente per questo blog, da poter collegare; tuttavia, avendo contemporaneamente cancellato quello precedente, non ho calcolato che questo avrebbe portato via con sé tutte le immagini presenti. Ora, sto cercando di sistemare alla meglio quelle più importanti, ma appena avrò un attimo in più di tempo mi occuperò sicuramente di tutto il resto.]

Detto questo, passiamo al topic del post - una serie tv di cui avevo voglia di parlare da moltissimo tempo: Utopia. Per chi non la conoscesse, si tratta di una serie TV firmata Channel 4, creata da Dennis Kelly e andata in onda sul piccolo schermo dal 15 Gennaio 2013 fino al 12 Agosto 2014 [¹]. Chi è familiare con le serie britanniche e le apprezza come me, lo fa anche per la loro quasi totale assenza di scrupoli: a partire dalle fiction più adolescenziali, come Skins e Misfits, in cui è presentato l'universo giovanile senza peli sulla lingua, bensì colorito non solo di parolacce ma anche di alcohol, droghe e sbagli, fino ad arrivare a quelle più mature come Black Mirror, di cui è protagonista un futuro non troppo lontano e spaventoso, annunciato con toni cupi e pesanti. 
Bene, dimenticatevi i colori scuri come brutto presagio, perché Utopia è un thriller complottista tutt'altro che grigio, ma servito, invece, su una tavolozza di colori accesi, acidi e quasi plastici. La prima caratteristica di questa serie che salta all'occhio è senza ombra di dubbio la sua fotografia a dir poco unica. I colori forti, quasi accecanti, danno forma ad un teatrino complottista di cui sono protagonisti un gruppo di ragazzi provenienti da mondi e passati diversi, ma accumunati da un'unica passione: quella per il pamphlet "The Utopia Experiments", una graphic novel che raccoglie in sé apocalittici disegni dimostrando che abbia predetto tutti i più grandi complotti dell'ultimo secolo. 
E' proprio a questo punto che la vita dei giovani ragazzi (Becky, Ian, Wilson Wilson e Grant) cambierà drasticamente, in quanto si ritroveranno costretti a dover fuggire da pericolosi individui appartenenti ad un'organizzazione chiamata The Network, alla ricerca del manoscritto, e da una frase ricorrente quasi cantilenante: "Where is Jessica Hyde?". Così scopriranno - e noi assieme a loro - che Phillip Carvel era ben altro che un semplice illustratore. 
Un thriller psicotico e altamente saturizzato, accompagnato da una colonna sonora discordante e a tratti isterica, composta da Cristobal Tapia de Veer (aka Cristo) [¹]; caratterizzato da personaggi bizzarri e spietati, portati proprio agli estremi grazie alla coloratissima violenza che accompagna tutti gli eventi della serie. La storia si apre con molti punti interrogativi, che vi riempiranno di dubbi e che vi confonderanno fino a coinvolgervi nelle indagini dei personaggi verso la scoperta della verità, ottenuta ad un caro prezzo: l'impossibilità assoluta di tornare alla normalità. Anche il titolo, a questo punto, ci fa pensare che abbia un significato ambivalente: da una parte i complotti su cui la nostra parte razionale ci fa rimanere sempre un po' scettici, dall'altra l'utopia di una società ideale che ricorre in entrambe le stagioni, inseguita e bramata dai nostri antagonisti. 


La serie è composta da due stagioni per poi venire soppressa da Channel 4 con un tweet che enunciava che non ci sarebbe stata più una terza stagione [²]
Un peccato ma da un certo punti di vista anche un bene, perché in questo modo non ha mai rischiato di deludere gli spettatori scendendo nel banale, rischio che corrono tutte le produzioni riguardanti i complotti se le teorie, le fonti (presunte) e i chiarimenti non dovessero reggere. 


Concludo così la mia breve recensione, invitandovi vivamente alla visione di questo piccolo gioiello britannico, invitante sia per la storia intricata che sono riusciti a snodare alla perfezione, che per la maestria nella tecnica. L'Inghilterra sarà pure uscita dall'Unione Europea (ahimè), ma, sebbene presto diventerà difficile entrare nel paese, nulla ci vieta a poterci immergere nella realtà inglese grazie alle serie TV proposte. 

FONTI: [¹] - [²]
Foto: via Google. 

(c) Martisia aka Mars

sabato 11 giugno 2016

Somnia - Before I wake

Buongiorno a tutti!
Ahimè, è arrivato quel fantomatico periodo dell'anno in cui scompaio dal mondo virtuale per dedicarmi a pile di libri pronti a sommergermi fino a metà luglio, altro che l'acqua cristallina del mare. Questo periodo è ciò che viene chiamato “Sessione estiva”, conosciuto da noi studenti universitari come “prova di forza fisica e psicologica” in cui si viene esposti ad un duro allenamento fatto di ore piccole e ritmi stressanti. Durante le ore libere che mi rimangono, invece, mi dedico ai miei altri impegni e a riposarmi: il mio modo preferito per farlo è senz'altro leggere e guardare film o serie TV e chi è cinefilo come me sa bene che cosa vuol dire! Non mi ritengo assolutamente un'esperta ma, piuttosto, un'appassionata. Il potere evasivo dei libri, delle produzioni cinematografiche o di quelle televisive è unico.

Se siete arrivati fin qui senza cliccare sulla X o senza sbuffare, vi ringrazio moltissimo. Sebbene questo blog abbia ancora molta strada da fare, essendo ancora in evoluzione, ne sono davvero entusiasta. Ho sempre avuto problemi con la costanza ma, in questo caso, non ho mai avuto un ripensamento da quando ho deciso di aprirlo, perché il flusso di argomenti di cui parlo è coerente con ciò che amo. Come scritto qualche riga fa, vi ringrazio perché questa pagina è la mia nicchia virtuale, in cui mi sento libera di esprimermi e, in un certo modo, di sfogarmi quando ne sento il bisogno.

Dopo questa introduzione, passiamo al topic del post.
Oggi vorrei parlarvi di un film uscito recentemente che mi ha colpita moltissimo. Il titolo originale sarebbe “Before I Wake” ma è stato tradotto e quindi riconosciuto qui in Italia sotto il nome di “Somnia”. Il regista è Mike Flanagan, già conosciuto per film come Oculus e Ouija (i più recenti). E' un film nuovo, datato 2016, e catalogato sotto il genere horror. [¹]
La trama è la seguente: Mark Hobson e sua moglie, Jessie, dopo aver tragicamente perso Sean, il loro unico bambino, decidono di darsi una seconda possibilità e di adottarne uno bisognoso. Gli viene affidato Cody, un educatissimo bambino appassionatissimo di farfalle. La coppia e il bimbo cominciano a conoscersi e ad avvicinarsi sempre più l'uno all'altro quando, una notte, mentre Cody dorme, i due ancora svegli vedono comparire misteriosamente delle farfalle scoprendo, in questo modo, che i sogni del bambino diventano realtà. Questo "dono" raggiunge il suo apice durante una notte: avendo mostrato al piccolo un video di Natale del loro defunto figlio nel pomeriggio, la coppia osserva la stessa identica scena proiettarsi davanti a loro nel cuore della notte ed, ancora più increduli, riescono a toccare e a sentire l'ologramma del figlio perduto. La madre rimarrà completamente colpita da questa cosa e qui viviamo assieme a lei una breve e fragile parentesi di quanto è facile cedere alle fantasie perché la realtà è troppo dura. Il marito cerca in tutti i modi di farla tornare con i piedi per terra, ma invano, perché sua moglie, non avendo ancora superato quel terribile trauma, si tuffa a capofitto nei sogni di Cody, sperando ogni notte di rivedere suo figlio. Questo la porterà persino a compiere gesti estremi, come somministrargli sonniferi, pur di passare un po' di tempo con il ricordo tangibile di Sean, ancora una volta. Ma, logicamente, come i sogni del bimbo prendono forma, così i suoi incubi ed è qui che realmente comincia il film...


Il film è scorrevole e tiene molto sulle spine. Il finale lascia un po' a desiderare, sviluppato ingenuamente, ma nel complesso è stato davvero carino. Gioca sulle paure infantili e sugli incubi, ma anche sul delicato tema dell'evasione dalla realtà, del rifugiarsi in un mondo di fantasia quando vivere fa un po' male. E' stato classificato sotto il genere horror, ma personalmente non lo definirei tale, piuttosto un dark-fantasy che mi ha ricordato molto il mood di Guillermo Del Toro. Anche la colonna sonora influisce nel dargli un tocco onirico-fiabesco, composta da Danny Elfman & The Newton Brothers. [²] Somnia è stata davvero una piacevole scoperta, considerato il fatto che l'unico altro film che avevo visto di quel regista è stato Oculus che, da quel che ricordo, non è che mi abbia fatta impazzire particolarmente. Oltretutto, sono ufficialmente innamorata di Jacob Tremblay (attore che interpreta Cody) sia perché è meraviglioso con quegli occhioni da cerbiattino e quelle guanciotte tutte da mangiare, ma anche perché è un attore in erba davvero promettente che avevo già avuto modo di vedere nel commovente Room, dimostrando già alla sua tenera età di avere maestria nell'interpretare ruoli complessi, con problematiche che rendono il loro carattere tenebroso e pieno di sfumature.

 (scena di Room. Immagine presa da Google)

Avevo trovato questo film casualmente, colpita dalla trama e dalla valutazione positiva del pubblico e adesso anche io mi sento di consigliarvelo vivamente!


FONTI: [¹][²]
Foto: via Google.

(c) Martisia aka Mars

domenica 15 maggio 2016

* Collaboriamo *

AFFILIAMOCI

Possiedi un blog in cerca di visibilità?
Inviami il link con una mail al mio indirizzo (themartisia@gmail.com) oppure con un commento sotto ad un qualsiasi mio post.
Se le nostre pagine risultano compatibili, sarò ben lieta di aggiungere il logo del tuo blog qui in uno spazio apposito in evidenza e sarei felicissima di apparire, al tempo stesso, nel tuo. L'affiliazione sarà reciproca ma non si tratterà di mera pubblicità e basta, quanto più di una collaborazione e, perché no, di un'amicizia virtuale basata su stima reciproca per il nostro lavoro. E' per questo che la compatibilità tra le pagine è cruciale.

  

RECENSIONI

Mi ritengo una persona curiosa e sempre disponibile a conoscere nuove pagine e a scoprire nuovi lavori, pertanto se qualcuno dovesse avere del materiale, offro recensioni. Sono aperta ad ogni genere di prodotto e di autoproduzione, a condizione che mi interessi: non è una questione personale o di selettività, trattasi piuttosto di onestà e limpidezza.

sabato 14 maggio 2016

Amore Tossico e Tossico Amore

Buon pomeriggio e buon week-end a tutti!
Ieri, venerdì 13 Maggio, è uscita, per la prima volta, la colonna sonora di uno dei film italiani più clamorosi e sconvolgenti dei primi anni 80, ovvero Amore Tossico di Claudio Caligari. Si tratta del primo dei tre film diretti dal regista (a seguire "L'Odore della notte" e il recentissimo "Non Essere Cattivo", uscito postumo dal suo decesso), purtroppo stroncato da una morte prematura per malattia a 67 anni [¹], ed era dai tempi di Pasolini, per il quale Caligari ha sempre dichiarato di avere grande stima [²], che non si vedevano film di questo genere. La pellicola, uscita nel 1983, segue un gruppo di ragazzi tossicodipendenti di Ostia lungo le loro giornate, entrando nella loro quotidianità. Il titolo è eclettico, poiché come può riferirsi alla storia d'amore tra due dei protagonisti, ovvero Cesare e Michela, può anche riguardare l'amore per la sostanza stessa in un periodo postumo alle contestazioni giovanili, durante il quale si è registrata una vera e propria epidemia di dipendenza e di morte. Particolarità del film è il suo realismo estremo (il confronto con Pasolini deriva da questo, vedi "Accattone" ad esempio), in quanto tutti i protagonisti erano degli effettivi tossicodipendenti (seppur non all'ultimo stadio perché tutti attori emergenti, tra di loro vi era anche una poetessa del Gruppo 63 - Patrizia) e non vi sono affatto censure, neanche mentre si bucano [³]. Il film è diventato un cult, non è una sorpresa che molte delle frasi escano dalle nostre bocche di tanto in tanto per scherzo, come la famosissima "ma come, dovemo svortà e te te piji er gelato?", oppure "ma che voi 'n ventino o 'n cinquantino?". A far da cornice alle svolte e agli escamotage per "arzà du lire" c'è questa straziante colonna sonora composta dal maestro Detto Mariano, adesso finalmente in commercio sotto l'etichetta Penny Records.
Collaborando con celebri artisti del mondo della musica leggera come Celentano, Al Bano, Mina, Lucio Battisti e via dicendo, egli diventò il più celebre arrangiatore italiano, ma, al tempo stesso, non era la prima colonna sonora su cui lavorò. Prima di Amore Tossico, infatti, si occupò della musica di diverse commedie quali "Eccezzzziunale veramente" o "Mia moglie è una strega" [4], ma ciò che caratterizzò questo lavoro in particolare fu l'uso esclusivo del Fairlight, il primo computer musicale in commercio, ai tempi costosissimo: lui e altri tre musicisti in tutta italia furono gli unici ad usarlo in quel periodo sia per il prezzo che per la difficoltà nell'imparare ad usarlo [5]. Il motivo per cui volle usare solo questo campionatore elettronico era per poter sperimentare, cosa impossibile o che avrebbe impiegato troppo tempo con un'orchestra, per rendere il calibro artistico di film come Amore Tossico, i cui scopi erano ben diversi rispetto a quelli delle commedie (per le quali, dunque, ci si sarebbe accontentati di una classica e banale melodia). L'intenzione del maestro era di valorizzarne le scene, senza permettere che la musica prendesse il sopravvento sull'azione facendo venire meno il realismo [5].
Ogni traccia, perciò, non è a sé stante, bensì diventa un'effettiva porzione della storia (come lo si evince anche da tutti i titoli della tracklist). Non è pomposa, ma minimale ed efficace, accentuando gli avvenimenti, fino a diventare distorta, dolorosa e lancinante, come se fosse l'urlo imploso di quel mondo fatto di sangue e sofferenza.

Racconta Detto Mariano: “Caligari fu meticoloso nella scelta critica delle musiche per il suo primo film e anche se ribadisco il suo completo assenso ai temi principali, pure, in alcune scene fece intervenire un signore il cui ruolo non mi era mai capitato di incontrare prima né da allora ho mai più incontrato. Fece venire in sala un esperto in droghe. Il suo compito era quello di appurare se le mie musiche corrispondevano all’effetto che le droghe facevano a chi le assumeva”. [6]

Oltretutto, sempre il 13 Maggio, la Penny Records ha fatto uscire anche la reinterpretazione strumentale della colonna sonora creata dalla band romana La Batteria e chiamata "Tossico Amore". La Batteria presenterà il disco con quattro date esclusive
Vi lascio con la tracklist e con il link per poter acquistare questo fantastico LP e vi invito a dare uno sguardo alla filmografia di Caligari perché ne vale veramente la pena.


 Tracklist: 

SIDE A:
A1 Amore Tossico - Titoli di Testa 
A2 Cesare. Enzo. Chopper (e “i du’ ggelati) 
A3 Michela “compra” da Teresa A4 “…annamose a pijà ‘sto grammo pè cazzi nostri” 
A5 Affannosa ricerca di un limone A6 Michela e la “sòla totale” nella toeletta del bar 
A7 Michela esce di corsa dal bar 
A8 Cesare cerca di recuperare i soldi di Michela da Teresa 
A9 Michela e Cesare nella stazione di Ostia Lido 
A10 Incontro con Massimo davanti al SAT 
A11 Cesare e Massimo una rapina da ventimila lire 
A12 Loredana scippa una collana 
A13 Loredana In strada attesa di Mario lo spacciatore 
A14 Cesare raggiunge Chopper Enzo e Michela davanti al SAT 
A15 Massimo va a contrattare con la madre di uno spacciatore 
A16 Loredana si infila la siringa nel collo 
A17 Cesare e Michela …dopo l’amplesso… 

SIDE B: 
B1 Cesare, Michela e la Pistola 
B2 “Oh …a Cè …mò che famo?…” 
B3 Loredana in strada è “a rota” (in astinenza) 
B4 “pappone” costringe Loredana a salire in macchina 
B5 “nun vojo vedè li schizzi de sangue su la tappezzeria” 
B6 “pappone” segue Loredana sull’arenile 
B7 Lottano: Cesare con “pappone” e Michela con Teresa 
B8 Tutti a casa di Patrizia 
B9 “Questo sì che è un quadro vero …fatto di sangue…” 
B10 “e va bbè dai …l’ultima pera…” 
B11 Cesare vuole morire come Michela 
B12 Corsa disperata di Cesare finita con un colpo di pistola 
B13 Amore Tossico - Titoli di coda 

Per acquistare il vinile, click qui. [7]

FONTI: [¹] - [²] - [³] - [4] - [5] - [6] - [7]

(c) Martisia aka Mars