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sabato 11 giugno 2016

Somnia - Before I wake

Buongiorno a tutti!
Ahimè, è arrivato quel fantomatico periodo dell'anno in cui scompaio dal mondo virtuale per dedicarmi a pile di libri pronti a sommergermi fino a metà luglio, altro che l'acqua cristallina del mare. Questo periodo è ciò che viene chiamato “Sessione estiva”, conosciuto da noi studenti universitari come “prova di forza fisica e psicologica” in cui si viene esposti ad un duro allenamento fatto di ore piccole e ritmi stressanti. Durante le ore libere che mi rimangono, invece, mi dedico ai miei altri impegni e a riposarmi: il mio modo preferito per farlo è senz'altro leggere e guardare film o serie TV e chi è cinefilo come me sa bene che cosa vuol dire! Non mi ritengo assolutamente un'esperta ma, piuttosto, un'appassionata. Il potere evasivo dei libri, delle produzioni cinematografiche o di quelle televisive è unico.

Se siete arrivati fin qui senza cliccare sulla X o senza sbuffare, vi ringrazio moltissimo. Sebbene questo blog abbia ancora molta strada da fare, essendo ancora in evoluzione, ne sono davvero entusiasta. Ho sempre avuto problemi con la costanza ma, in questo caso, non ho mai avuto un ripensamento da quando ho deciso di aprirlo, perché il flusso di argomenti di cui parlo è coerente con ciò che amo. Come scritto qualche riga fa, vi ringrazio perché questa pagina è la mia nicchia virtuale, in cui mi sento libera di esprimermi e, in un certo modo, di sfogarmi quando ne sento il bisogno.

Dopo questa introduzione, passiamo al topic del post.
Oggi vorrei parlarvi di un film uscito recentemente che mi ha colpita moltissimo. Il titolo originale sarebbe “Before I Wake” ma è stato tradotto e quindi riconosciuto qui in Italia sotto il nome di “Somnia”. Il regista è Mike Flanagan, già conosciuto per film come Oculus e Ouija (i più recenti). E' un film nuovo, datato 2016, e catalogato sotto il genere horror. [¹]
La trama è la seguente: Mark Hobson e sua moglie, Jessie, dopo aver tragicamente perso Sean, il loro unico bambino, decidono di darsi una seconda possibilità e di adottarne uno bisognoso. Gli viene affidato Cody, un educatissimo bambino appassionatissimo di farfalle. La coppia e il bimbo cominciano a conoscersi e ad avvicinarsi sempre più l'uno all'altro quando, una notte, mentre Cody dorme, i due ancora svegli vedono comparire misteriosamente delle farfalle scoprendo, in questo modo, che i sogni del bambino diventano realtà. Questo "dono" raggiunge il suo apice durante una notte: avendo mostrato al piccolo un video di Natale del loro defunto figlio nel pomeriggio, la coppia osserva la stessa identica scena proiettarsi davanti a loro nel cuore della notte ed, ancora più increduli, riescono a toccare e a sentire l'ologramma del figlio perduto. La madre rimarrà completamente colpita da questa cosa e qui viviamo assieme a lei una breve e fragile parentesi di quanto è facile cedere alle fantasie perché la realtà è troppo dura. Il marito cerca in tutti i modi di farla tornare con i piedi per terra, ma invano, perché sua moglie, non avendo ancora superato quel terribile trauma, si tuffa a capofitto nei sogni di Cody, sperando ogni notte di rivedere suo figlio. Questo la porterà persino a compiere gesti estremi, come somministrargli sonniferi, pur di passare un po' di tempo con il ricordo tangibile di Sean, ancora una volta. Ma, logicamente, come i sogni del bimbo prendono forma, così i suoi incubi ed è qui che realmente comincia il film...


Il film è scorrevole e tiene molto sulle spine. Il finale lascia un po' a desiderare, sviluppato ingenuamente, ma nel complesso è stato davvero carino. Gioca sulle paure infantili e sugli incubi, ma anche sul delicato tema dell'evasione dalla realtà, del rifugiarsi in un mondo di fantasia quando vivere fa un po' male. E' stato classificato sotto il genere horror, ma personalmente non lo definirei tale, piuttosto un dark-fantasy che mi ha ricordato molto il mood di Guillermo Del Toro. Anche la colonna sonora influisce nel dargli un tocco onirico-fiabesco, composta da Danny Elfman & The Newton Brothers. [²] Somnia è stata davvero una piacevole scoperta, considerato il fatto che l'unico altro film che avevo visto di quel regista è stato Oculus che, da quel che ricordo, non è che mi abbia fatta impazzire particolarmente. Oltretutto, sono ufficialmente innamorata di Jacob Tremblay (attore che interpreta Cody) sia perché è meraviglioso con quegli occhioni da cerbiattino e quelle guanciotte tutte da mangiare, ma anche perché è un attore in erba davvero promettente che avevo già avuto modo di vedere nel commovente Room, dimostrando già alla sua tenera età di avere maestria nell'interpretare ruoli complessi, con problematiche che rendono il loro carattere tenebroso e pieno di sfumature.

 (scena di Room. Immagine presa da Google)

Avevo trovato questo film casualmente, colpita dalla trama e dalla valutazione positiva del pubblico e adesso anche io mi sento di consigliarvelo vivamente!


FONTI: [¹][²]
Foto: via Google.

(c) Martisia aka Mars

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